Per “Cultori della Materia” si intendono esperti o studiosi, non appartenenti ai ruoli dell’Università che abbiano acquisito in una disciplina documentate esperienze e peculiari competenze, in virtù delle quali possono essere abilitati a compiti di supporto alla didattica, relativamente ad uno specifico insegnamento, alle condizioni stabilite dalle Linee Guida universitarie.
Il titolo di Cultore della Materia abilita:
– A fare parte delle commissioni per gli esami di profitto,
– Al supporto nello svolgimento di esercitazioni, di attività seminariali e di laboratorio;
Tendenzialmente, invece, tale titolo non abilita allo svolgimento di attività didattiche (lezioni, esercitazioni, seminari e laboratorio). Le università, tuttavia, potrebbero adottare soluzioni differenti in merito a questa possibilità.
Per il conseguimento della qualifica di Cultore della Materia è necessario il possesso di una Laurea Quinquennale (vecchio ordinamento) Specialistica o Magistrale da almeno tre anni (ma, anche in questo caso, le Università potrebbero adottare criteri differenti) e di aver svolto attività professionale o di ricerca documentabile nell’area disciplinare per la quale la qualifica viene richiesta.
Il possesso dei requisiti previsti dal presente articolo deve essere comprovato secondo le modalità stabilite dalle Linee Guida universitarie.
Ma come si diventa cultore della materia?
Per rispondere a questa domanda, non si può che ripercorrere l’iter burocratico che porta al conferimento del titolo!
La proposta di conferimento della qualifica di Cultore della Materia, motivata e sottoscritta, deve essere presentata da un docente di ruolo titolare dell’insegnamento nell’ambito del quale il Cultore svolgerà la propria attività.
La proposta, da redigere secondo i modelli messi a disposizione dalle varie università, deve indicare la denominazione dell’insegnamento per il quale la nomina è richiesta ed il relativo settore scientifico-disciplinare.
La proposta, pena l’inammissibilità, deve essere corredata da una dichiarazione di disponibilità, rilasciata dall’interessato, nella quale lo stesso deve dichiarare:
a) di possedere i requisiti previsti dal regolamento;
b) di aver preso visione delle condizioni riportate nelle presenti Linee Guida di impegnarsi a rispettarle;
c) di non intrattenere rapporti di collaborazione di qualunque natura con istituzioni o enti extra-universitari che forniscano servizi di preparazione o assistenza per gli studi universitari;
d) di non essere iscritto in qualità di studente a qualsiasi attività didattica istituzionale di Ateneo (lauree triennali e magistrali, master di primo e secondo livello, dottorato di ricerca, scuole di specializzazione).
Inoltre, alla proposta devono essere allegati:
a) un curriculum vitae dell’interessato, che illustri in maniera dettagliata gli studi svolti, le esperienze professionali maturate, le specifiche competenze acquisite, gli eventuali titoli didattici posseduti;
b) la documentazione atta a comprovare il possesso dei requisiti necessari;
c) l’elenco di eventuali pubblicazioni;
d) ogni altra documentazione che il candidato ritenga utile ai fini della valutazione.
Il docente proponente presenta la proposta al Consiglio di Dipartimento al quale compete esprimere il parere sul profilo del Candidato, entro l’inizio di ciascun Anno Accademico. Per i docenti del Dipartimento in quiescenza si mantiene l’obbligo di una domanda da parte del docente titolare dell’insegnamento che richiede l’aiuto per gli esami, l’accettazione da parte del professore in pensione ed il passaggio in Consiglio di Dipartimento per la nomina in oggetto, mentre si decide di soprassedere alla presentazione del curriculum e di altra documentazione utile per la valutazione da parte del Consiglio di Dipartimento.
Quali criteri vengono seguiti per la nomina?
I criteri ai quali il Consiglio di Dipartimento dovrà attenersi per la valutazione del profilo scientifico del candidato a Cultore della Materia terranno conto della congruenza di titoli, competenze acquisite ed esperienze maturate rispetto alle funzioni che il conseguimento della qualifica consentirà al Cultore di espletare.
In particolare, il Candidato dovrà ottemperare al almeno due requisiti elencati tra i seguenti:
a) congruenza della laurea posseduta con il settore scientifico-disciplinare di riferimento per l’insegnamento per la quale viene richiesta la qualifica;
b) attinenza di eventuali pubblicazioni scientifiche alla disciplina o al settore scientificodisciplinare di riferimento per l’insegnamento;
c) possesso del titolo di Dottore di Ricerca, in ambito congruente con il settore scientificodisciplinare per il quale viene richiesta la qualifica;
d) presente o passata titolarità di un assegno di ricerca relativo allo stesso settore scientificodisciplinare per il quale viene richiesta la qualifica, o a settore affine;
e) titolarità presente o passata di un contratto di insegnamento assegnato nello stesso settore scientifico-disciplinare per il quale viene richiesta la qualifica di Cultore;
f) possesso di un diploma di specializzazione o di Master universitario di II livello congruente con il settore scientifico-disciplinare per il quale viene richiesta la qualifica;
g) Aver svolto attività professionali attinenti al settore scientifico-disciplinare per il quale viene richiesta la qualifica.
La nomina a Cultore della Materia spetta, infine, al Direttore del Dipartimento.
L’attribuzione della qualifica di Cultore della Materia ha validità triennale, salvo revoca che dovesse essere deliberata dal Consiglio di Dipartimento per l’avvenuto mancato rispetto dei requisiti richiesti. Alla scadenza, la qualifica può essere rinnovata secondo la medesima procedura prevista per la nomina.
Ci sono vincoli per l’utilizzo del titolo?
Il Cultore della Materia può fare uso di tale qualifica esclusivamente durante il periodo di attribuzione della stessa da parte del Dipartimento e con l’indicazione dell’insegnamento per il quale è stato conferito. Eventuali certificati richiesti dal Cultore della Materia in merito alle funzioni espletate sono rilasciati dal Direttore del Dipartimento sulla base delle attestazioni fornite dal titolare dell’insegnamento che ne ha richiesto la nomina.
Quanto guadagna?
Le attività connesse alla qualifica di Cultore della Materia non danno diritto ad alcun compenso, sotto nessuna forma e ad alcun titolo, in quanto svolte esclusivamente su base volontaria, né danno luogo a diritti in ordine all’accesso ad altre funzioni e ruoli in ambito universitario.
Però ragazzi…avrete la gloria.
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Fonte: Linee Guida UNITS